Intervista a Debora Buratta Referente Educativa degli asili Kairos a Gubbio
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26 Novembre 2021
Vuole raccontarci qualcosa della sua esperienza?
Mi chiamo Debora Buratta e ho 28 anni. La mia passione verso la cura dei bambini è stata precoce: mia mamma dice che è nata molto presto, quasi inconsciamente. La mia pazienza è stata messa alla prova negli anni con mio fratello più piccolo di 5 anni e nonostante fosse e sia una peste, mi hanno raccontato che fin da piccola mi prendevo cura di lui e di qualsiasi altro bambino mi passasse vicino, tanto meglio se un bimbo molto piccolo. Mia madre racconta sempre che se per strada o al parco non mi trovavano più, bastasse cercare intorno e scovare il bambino più piccolo che si potesse avvistare all'orizzonte e mi avrebbero trovato lì! Nel tempo questa passione si è confermata, con la scelta dell'Università di Scienze dell'Educazione e la laurea nel 2016, durante il quale ho svolto un tirocinio di 9 mesi (le 125 ore date di default mi sembrava esigue per dire di essere pronta e allora ho allungato!). Questo è il 5° anno che collaboro con la Kairos: ho svolto molti dei ruoli che esistono in un servizio educativo 0-3 anni. Ho iniziato come educatrice in part-time pomeridiano in sostituzione per una maternità, facendo anche tantissime sostituzioni in giro per i servizi umbri di Kairos. Poi sono diventata educatrice a tempo pieno gestendo anche la mia sezione di bambini e bambine. Nel frattempo ero anche vice-coordinatrice, affiancando il ruolo della coordinatrice presente in quasi tutti i suoi aspetti. Dallo scorso anno, ho ricevuto in eredità dalla Kairos il pieno coordinamento delle 6 strutture gestite nel Comune di Gubbio. Ho cominciato con stare per poco tempo, adesso sono qui da un bel po'...e spero vivamente di continuare ancora per molto! All'inizio non è stato facile: insomma l"essere presente" per tutti, soprattutto affiancato al ruolo di educatrice al mattino, non è stato un passo facile, ma ora ci siamo ben adattati e abbiamo trovato un buon equilibrio e una sinergia positiva.
Ci presenta le strutture che gestisce a Gubbio ?
Kairos gestisce sei servizi per l'Infanzia del Comune di Gubbio dal settembre 2017. Più precisamente si tratta di 4 nidi d'infanzia: "Il Cerbiatto", "Il Girasole", "La Prima Avventura" e "Lillà". Due di questi servizi sono aperti dalle 7.30 alle 14:00 coprendo la fascia mattutina, mentre gli altri 2 coprono l'intera giornata fino alle 17:00. In totale ospitano 82 bambini dai 3 ai 36 mesi di età. Il Cerbiatto ne ospita 46 ed è al centro della città di Gubbio, mentre gli altri 3 sono in periferia: uno in particolare è immerso nel verde, nell'area denominata Villa Fassia al quale è annesso un immenso parco, con laghetti e qualche animaletto selvatico che ci vive. A Gubbio gestiamo anche 2 servizi integrativi: la “Sezione Primavera” che ospita 15 bambini e bambine di età compresa tra i 24 e i 36 mesi. Si trova attualmente affianco alla struttura principale de "Il Cerbiatto" che probabilmente il prossimo anno, si trasferirà nel nuovo Polo per la Prima Infanzia situato qui vicino e più adatto, più a misura di bambino dell'attuale che doveva essere temporaneo. La Sezione è aperta dalle 8:00 alle 14:00 offrendo ai bimbi anche il pranzo. Infine abbiamo il “Centro Bambini e Bambine”, uno spazio gioco dedicato ai bimbi di età compresa tra i 18 e i 36 mesi. Non offre la possibilità del pranzo, pur essendo aperto dalle 8:00 alle 13:00, perché rappresenta un servizio di affiancamento e sostegno ai genitori che magari non hanno bisogno costantemente di un appoggio. Infatti Il “Centro Bambini” è aperto dal lunedì al sabato con una turnazione di bambini: un gruppo frequenta nei giorni di lunedì-mercoledì-venerdì e un altro gruppo nei giorni di martedì-giovedì-sabato.
Tutti i servizi godono di importanti possibilità offerte ai bambini, che ne delineano e ne garantiscono, insieme all'agire educativo del personale che vi opera, la qualità tanto rinomata di Gubbio: fra queste un’area verde privata in ogni servizio, una cucina interna (escluso Centro Bambini/e) con cuoche ampiamente qualificate e prodotti del territorio eugubino; personale scelto ad hoc e impegnato in una continua, sostanziosa e variegata formazione professionale. Il personale che opera in questi servizi è formato da 18 educatrici, 8 ausiliarie e 5 cuoche, oltre al mio ruolo di educatrice e coordinatrice.
Parliamo dei vostri programmi educativi: ce li può illustrare? Come e quando i vari nidi collaborano fra di loro e in quali progetti?
La programmazione di questo anno è ancora in fase di attuazione. Il tema sarà "Piccoli Esploratori nel Mondo" e da settembre la stiamo strutturando con tutto il personale educativo. Solitamente però, come la formazione intrapresa ci ha insegnato, è meglio delineare le macro aree inizialmente per poter cominciare a seguire una traccia, ma poi specificare e descrivere meglio la programmazione mentre si conoscono i bambini. Quindi la nostra programmazione viene stilata ufficialmente verso il mese di dicembre per permettere ai bambini di ambientarsi a pieno, di sentire loro gli ambienti e gli spazi del nido, forgiandoli sulla base di quelli che sono i reali bisogni e le esigenze individuali del singolo e del gruppo, nonché per dare possibilità alle educatrici e a tutto il personale di conoscere al meglio i bambini del proprio gruppo e selezionare attività educative, progettuali e dell'agire quotidiano in base alle preferenze e necessità manifestate dai bambini. La programmazione viene redatta poi da me, insieme soprattutto a tutto il personale educativo che opera nei vari servizi, attraverso svariati incontri che vengono fatti nel primo quadrimestre dell'anno educativo. E’ un lavoro importante e di equipe, dove nessuna idea o pensiero sovrasta quello della collega e viceversa, anzi le varie idee vengono messe insieme per creare una nuova e comprensiva di tutte.
Di fatto però l'agire quotidiano educativo dei vari servizi per la prima infanzia si focalizza sul raggiungimento delle autonomie, ogni bambino con i suoi tempi. Il nido ha bisogno di un tempo lento, è fatto per questo, per dare tempo, eliminando le forzature e la fretta del quotidiano al di fuori di qui, ed oltre ai tempi, ogni bambino ha le sue proprie modalità, le proprie strategie, rendendo unico il proprio percorso di sviluppo.
Quali sono le attività extra-scolastiche che caratterizzano, in particolare, la vostra proposta educativa?
Fino ad un paio di anni fa, prima che il Covid ci vietasse ogni tipo di incontro al di fuori del proprio servizio, si pensavano progetti che potessero coinvolgere tutti i genitori e i fratelli/sorelle, classi aperte per far vivere al genitore una giornata a misura di bambino, in uno spazio dove allora il proprio bambino si sentiva come a casa e stupendo i genitori di come stesse bene e in serenità. Potevano esserci laboratori aperti dove i genitori erano chiamati proprio a partecipare attivamente alle attività, come potevano venir realizzate la festa della mamma e del papà, le uscite di Natale con il trenino turistico della città, il progetto di musica creando strumenti con materiali di riciclo, il giardino con la piantumazione di varie piantine ed erbe aromatiche utili poi in cucina. Insomma chi più ne ha più ne metta perché ogni idea è buona per trascorrere del tempo significativo con i genitori, utile a creare e rafforzare quel legame di fiducia e collaborazione necessario per la co-crescita del proprio bambino.
Attualmente però, su indicazione del comune di Gubbio, abbiamo ancora riaperto con le bolle all'interno dei servizi, e dunque non è possibile per il momento realizzare queste bellissime iniziative. Siamo tutte fiduciose, me in primis, che in itinere potremo stravolgere quella che sta diventando la quotidianità e tornare ad essere un gruppo unico di bambini e personale e poter tornare a incontrare i genitori. Abbiamo in progetto già alcune idee per quando questo avverrà, tra cui un laboratorio di cucina con il nostro fornitore a km0 delle carni servite nei pasti.
Come sono i rapporti con i genitori?
I rapporti con i genitori sono diversificati: c'è chi si affida subito e completamente all'esperienza e al personale in servizio, chi ci arriva con i suoi tempi, come il bambino e nessuno ha ragione o torto. Penso che in questo clima di emergenza sanitaria, i genitori partano già con una fiducia a priori, altrimenti in questi due anni non avremmo continuato ad avere i servizi pieni, magari per le paure personali che potevano insorgere. Questo è stato un grande atto di affidamento che personalmente ammiro. Noi comunque ci rendiamo sempre disponibili e accoglienti anche verso i genitori, perché anche loro in qualche modo devono ambientarsi in questa nuova avventura.
E i rapporti con la pubblica amministrazione locale?
I rapporti sono molto buoni e frequenti perché il comune di Gubbio è una istituzione molto presente nei servizi. Quotidianamente ci sentiamo con la coordinatrice pedagogica comunale che ogni tanto viene anche a trovarci nei servizi e anche con la responsabile del settore istruzione, con il quale ci incontriamo fisicamente più raramente, ma siamo comunque in buonissimi rapporti.
Infine, parliamo di futuro: c’è qualche progetto che le sta a cuore e che vorrebbe realizzare?
Per il futuro spero che la Kairos possa permanere in questa realtà ancora per molto, affermandosi ancora di più nel comune eugubino come pilastro dell'educazione. Oltre a questo spero si possano creare dei buoni progetti continuità con le scuole d'infanzia: Gubbio offre diverse scelte e diversificate nel territorio, quindi a volte capita che non ci sia nessuno disponibile, altre volte che ce ne sono persino troppe. In ogni caso, a seguito anche del corso ANCI per la continuità 0-6, spero possano crearsi dei buoni progetti, eliminando un po'qualche esperienza poco efficace del passato.