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Corpi che giocano

Le prime uscite primaverili costituiscono per i bambini momento di svago, dove i confini e la dimensione spaziale acquisiscono una nuova definizione. 

Il bambino fa esperienza in piena libertà corporea, lontano dai limiti fisici che incontra in ambienti chiusi, fortificando la sua sensibilità sensoriale. 

I suoni presenti in natura catturano la curiosità e diventano un'attrazione per tutti; il bambino si rivela più che mai spettatore di teatri naturali che lo coinvolgono in prima persona: il rumore del tagliaerba e del camion della spazzatura, il suono forte dell'aereo che passando lascia una scia bianca visibile nel cielo o il rumore dello scoiattolo che si arrampica su un albero... 

Le manine si attivano alla ricerca di qualcosa di proibito o che in sezione non si trova: legni, sassolini, terra umida che lascia una traccia.

Il giardino permette al gruppo svariate opportunità ludico educative che favoriscono il benessere psicofisico; a questo proposito rafforziamo l'idea di "corpo vissuto" in un contesto naturale e destrutturato, ricco di stimoli, che permette il raggiungimento di una percezione di sé nello spazio più consapevole e affinata. Qualcuno ricerca una dimensione più solitaria e preferisce uno spazio più raccolto e intimo, probabilmente per sentirsi più sicuro in un ambiente percepito come troppo vasto e disorientante. I bambini sono guidati o agiscono in tutta spontaneità nel gioco che loro stessi "costruiscono": lunghi treni di piccoli che cantano, ampi girotondi di mani intrecciate, instancabili corse dietro ad amici che scappano o ad una palla che sfugge di mano...